mercoledì 20 settembre 2006

E poi la mamma si incazza!


I Gogol Bordello sono la mia fulminazione dell'ultimo periodo. Praticamente negli ultimi due mesi sto ascoltando senza soluzione di continuità quasi solo il loro "Gypsy Punks".
Secondo me sono strordinari, divertentissimi ed irriverenti: come detto da altri prima di me immaginate l'operazione fatta dai Pogues di Shane McGowan con la musica irlandese e traslatela nell'Est Europeo: mescolate quindi rock, punk, ritmi in levare con musiche tzigane, violini, harmonium e date infine tutto in mano a Steve Albini.
Immaginate anche che a suonare tutto ciò sia una combriccola di pazzi, eccentrici ed ubriaconi, il cui leader è quel singolare personaggio a nome Eugene Hutz, visto anche al cinema in "Ogni cosa è illuminata", che fu costretto ad andarsene bambino dall'Ucraina perché nell'87 stava a Chernobyl, e qualche esito mi sa che gli è rimasto (direbbe mio zio: "me sa che l'è miga tant a'piump").
Tra le varie canzoni, quasi tutte in inglese, con degli inserti in russo e, in una o due, in spagnolo, ce n'è anche una che mescola, non so se con qualche significato particolare, il russo stesso e delle parole italiane un po' a caso; il titolo è Santa Marinella e a me fa morire dal ridere (peraltro senza un motivo razionale che non sia l'interpretazione di Hutz), mentre mia madre l'altra sera, sentendone un verso dopo che era entrata in camera mia, ha iniziato ad inveire contro il disco, lo stereo e in subordine contro di me che lo avevo comprato. Chissà perché? E soprattutto, che parte del testo l'avrà fatta così arrabbiare?

Questa storia, ha un'unica morale,
Vse v raspizdu-to maniacale, i paranormale
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O solnce Santa Marinelli, izlizannoi toboyu,
Ya poluchal ne raz, tai-da-rarara
V posolstvah S-SH-A otkaz
Tam nedaleko ot Rima
Est gorod Palestrina.
Zvezda pereferii, vsa v maslinah, stala nasha malina.
O mama Palestrina, vstrechayte pyanih pilligrimov,
Bez prava na viyezd, bez vizi na vdoh, bez vizi na vidoh..
Ya vzmolilsa " Che cazzo! Io porca Madonna!
Gde tletvorniy podyezd, ili etot otyezd delo musora provod.
Solo perché ti amo mia madre ah! Crescendo paranoia.
Solo perché ti amo mia madre ah! porca Madonna.
Mi oblika Russo amorale
Vseh v raspizdu-to mi ne zamarali
Da uno da due
Da uno da stronzo puttana
Na Americana (bazar takoi v Rime) vse.otstoyali (uno Mille Lire)
Poeti, yuristi, mediki - vse farzoi stali.
Hohlomu-samovari (redkost-tovari) vse fuflo tolkali (krutiye navari).
No drug pered drugom vsezh svoi otiezd opravdali:
Ya na Piazza Navona,
sidel, rastagival shkavarku,
nu, konechno, flirtoval,
no i semye pomogal
A ya na rimskoi mostovoi ya lezhal, zdal, bivoi?, oi-oi-oi,
Ya tak prosil pit, a tut eshe etot Papa (rimskiy)
Ya s detstva ego hotel zamochit
O kanoneri, ya vam dokazival ne raz,
Chto muzikantu vo vrema keifa
Smotret nuzhno pramo v glaz
Solo perché ti amo mia madre ah! Porca Madonna.
Solo perché ti amo mia madre ah! Crescendo paranoia.
Mi oblika Russo amorale
Vseh v raspizdu-to mi ne zamarali
Da uno da due
Da uno paranormale.
(Sono emigranto)
Da uno da due
Da uno stronzo merdoso
Da uno da due
Da uno porca puttana
(Spoken): Prekranaya nas ()
I ih-to mudohat, Zamudohal-mudohal la-la-la
A solnce Santa Marinelli
Vgrizalos nam v capillari.
A nasha nadezhda spolzala po stenam, muh ne otgonaya,
No vot kak-to odnazhdi, ne znayu, uzh, kak,
Prishlo I nam dobro iz-za okeana,
I togda, na rashodnak:
(Tarantella)
I togda na rashodnak!

domenica 17 settembre 2006

Madeleine


E' uscito il nuovo Rat-man, io non l'ho ancora letto, non so come sia e quindi non ne parlerò, però la copertina è come una madeleine proustiana per me*: mi fa venire in mente i miei quattordici anni, quando un compagno di scuola mi copiò la cassettina dei Guns di Use your illusion, 1 o 2 non ricordo, e in fondo la riempì con un paio di pezzi dei Nirvana.
Inutile dire che dopo pochi ascolti il tasto REW del mio stereo venne premuto ogni volta che finiva quell'abisso che è Lithium, e che da lì in poi i miei ascolti musicali successivi vennero sconquassati e rivoluzionati dalla scoperta di Kurt Cobain e soci, e poi a ruota mi si aprì una meraviglia di rumore e melodia inaspettata, che attendeva solo di essere presa al volo, Pearl Jam**, Alice in catene, Screaming Trees, tutto il grunge, il sottobosco indie, ecceteraeccetera.


Ora che ci penso saranno almeno un paio d'anni che non ascolto un loro album.
Ho bisogno di alimentare un po' questa mia malinconia e credo proprio che stasera metterò su Nevermind.


* che poi io la "Recherche" mica l'ho letta, era solo per fare una citazione colta, anche se un tantino inflazionata, e tirarmela un attimo...
** qualcuno stasera dovrebbe essere anche andato a vedere Eddie Vedder & co. al Forum, o sbaglio? E non è forse lo stesso qualcuno che dovrebbe prestarmi gentilmente l'ultimo album? Solo prestarmi ovviamente, se no la SIAE si arrabbia, e noi non vogliamo farla arrabbiare, che poi alla sua età non le fa tanto bene, e magari le viene pure il balordone

mercoledì 13 settembre 2006

Ronf ronf


Di solito dal dentista una persona normale è agitata, i muscoli in tensione, la voglia di essere altrove e la speranza, ovviamente disattesa, che il torturatore finisca il prima possibile.
E questo vale anche per me, o meglio è sempre valso fino a ieri, quando ho dovuto far curare una carie e non ero per nulla agitato, anzi, mentre mi devastavano il dente, oltretutto situato in una posizione scomodissima (il penultimo in fondo sull'arcata superiore sinistra), mi sono pure appisolato beatamente, cullato dalla voce del dentista e dell'assistente, che da sempre più lontano parlavano del film cinese che ha vinto Venezia.
Non so se essere contento o spaventato: ma si può addormentarsi mentre si ha la bocca spalancata e al suo interno stanno trapanando e scavando selvaggiamente?

Ma che musica ascolta il vostro gatto?


Se non lo sapete questo sito potrebbe darvi una mano. Resterete sorpresi nello scoprire cosa fanno i felini quando si trovano in un negozio di dischi come si deve, neanche fossero nel paese dei balocchi.

lunedì 11 settembre 2006

Foto di famiglia


Ecco, fate i bravi: mettetevi in posa. Ehi tu, con la barba, un po' più a destra... e mi raccomando... i più alti dietro che se no i piccoletti non li vediamo.
Oooh, finalmente! così è PER-FET-TO!
Ecco! Adesso spalancate la bocca e fate un bel sorriso... anzi tu che stai in fondo la bocca tienila chiusa che non si sa mai...

giovedì 7 settembre 2006

Sogni ad occhi aperti


Una segnalazione direttamente da "Il pozzo di Cabal"... solamente per voi.
Voi, che siete cresciuti con il fruscìo proveniente dai mangianastri (che non si chiamavano così mica per caso: chiedere alla cassetta col primo album di Jeff Buckley, pappata dal mio stereo in quattroequattrotto nel lontano '97... o '98, boh...); voi, che avete sempre sognato di incidere qualcosa col vostro mito musicale, e questo non si è potuto avverare solamente perché lui era morto di droga, alcool, vecchiaia, peste bubbonica o emorroidi; ma soprattutto per voi, che eravate gggiòvani tra gli anni ottanta e i novanta:
Ecco un sito per voi, fatevi la vostra cassettina personalizzata, e non ponete limiti alla fantasia.

Agnelli all'Idroscalo


Ieri sera concerto degli Afterhours all'Idroscalo di Milano, perdipiù gratis.
Apertura per La Sintesi e Sux, saltati da me a piè pari causa amici ed accompagnatori, che hanno pensato bene di: addormentarsi, lasciare la modalità silenziosa sul cellulare (e non sentirlo suonare quindi), decidersi a venire un quarto d'ora prima dell'inizio, il tutto in ordine sparso. Comunque fatto sta che siamo arrivati in loco con più di un'ora di ritardo.
Giungendo al sodo, e premettendo di non poter essere obiettivo dato che Manuel Agnelli e soci sono tra i miei gruppi preferiti fin dai tempi di "Germi", era il lontano 1995, mi è piaciuta moltissimo la prima parte, elettrica, incentrata su "Ballate per piccole iene", con qualche classico preso anche dai vecchi album (su tutte le splendide "Dentro Marylin" e "Non è per sempre"). Ho trovato invece un po' più dispersiva la seconda, ma forse è una sensazione personale dovuta anche alla scelta dei pezzi, con versioni riarrangiate e strumentazione un po' inedita, tra cui spiccava quello che io nella mia beata ignoranza credo sia una specie di sax; certo però che anche alcune di queste canzoni mi hanno stupito favorevolmente: mai avrei pensato che "1.9.9.6." potesse diventare così beatlesiana. Vabbè... probabilmente sarà stato il mood di ieri sera, dato che la seconda tranche di bis si è aperta con le maccartiane "Live and let die" e "The long and the winding road".
A fine serata l'unico inconveniente è stato che all'1:40 ero ancora in Viale Monza per accompagnare un'amica a casa, avevo altri 140 km da fare, gli occhi che si chiudevano, lo stato di attenzione alla guida di un ubriaco (e per fortuna non ho toccato una goccia d'alcool in tutta la sera) e, dulcis in fundo, la prospettiva di una sveglia alle 6:30 per andare al lavoro.
Bè... sono ancora vivo, quindi il colpo di sonno è stato sconfitto, però è stata una dura lotta

martedì 5 settembre 2006

Vogliamo ricordarlo così

Probabilmente se ne è andato come avrebbe voluto, e come in fondo avremmo voluto tutti noi, perché chi, vedendo un documentario in cui Steve Irwin si avvicinava e importunava serpenti, coccodrilli e qualsiasi altro animale si stesse facendo i cazzi suoi, non ha desiderato almeno una volta che questo lo azzannasse e se lo mangiasse in un sol boccone?
Scherzi e cinismo a parte, è successo che durante una ripresa una razza si sia ribellata alle sue attenzioni, ficcandogli un aculeo velenoso di quindici centimetri nel cuore, uccidendolo quasi all'istante (e io sono sobbalzato dopo la notizia, anche perché ieri sera ho rivisto Pulp Fiction, con la scena in cui iniettano l'adrenalina direttamente nel cuore di Uma Thurman in overdose, e il collegamento è venuto spontaneo). Ci mancherà.
Passando a notizie più allegre, è degno di nota il cieco fermato mentre era alla guida di un'auto in una cittadina inglese, ovviamente privo di patente.
E altrettanto significativa mi pare la rissa tra due idioti conclamati come Paul Gascoigne, l'ex giocatore alcolizzato di Lazio e Tottenham, nonché della nazionale inglese e Liam Gallagher degli Oasis che, quando lo hanno fermato, aveva in mano un estintore "per spegnere l'ira di "Gazza".

domenica 3 settembre 2006

Dell'incomunicabilità

I New Order qualche anno fa in una per il resto dimenticabile canzone (e infatti l'ho dimenticata, non ricordo più manco come faccia...) cantavano delle parole che mi sono sempre rimaste in testa, non un'ossessione per carità, però ci penso spesso.
" I don't know what to say, you don't care anyway"

venerdì 1 settembre 2006

Definitivo

I Doors in una memorabile canzone, resa ancor più celebre da "Apocalypse now", cantavano così:
"This is the end
Beautiful friend
This is the end
My only friend, the end"
Chissà se pensavano anche a questo...