Ieri sera prima del concerto dei Portishead i bagarini cercavano disperatamente di comprare i biglietti invece di venderli.
Ieri sera al concerto dei Portishead c'era un frate francescano sui sessant'anni con annessa chilometrica barba bianca.
Ieri sera alla fine del concerto moltissime persone si accalcavano al banchetto dei souvenir e compravano la tazza dei Portishead, più che le magliette. Sì, proprio una tazza di quelle che si usano a colazione per bere il caffelatte, solo con la P sopra. Da non crederci.
Ieri sera IO ho comprato la tazza dei Portishead, dopo che avevo appena detto ad un mio amico: "Ma ti rendi conto? La tazza no, come si fa a comprare la tazza? E' ridicolo! Io vado al banchetto solo a pigliare un paio di spillette". Che poi i miei ignari coinquilini quando la vedranno mi prenderanno in giro, dicendo che ho preso la tazza con la P di Paolo.
Ieri sera, mentre si attendeva l'inizio, lo stesso mio amico di cui sopra mi ha confidato che nel lontano 1996, quando era un entusiasta e inesperto studente a Roma, trovandosi sotto il palco dell'Ulivo mentre D'Alema, Veltroni e Paolo Villaggio (che c'entrasse poi lui non si sa...) festeggiavano una vittoria elettorale, strinse addirittura la mano al predestinato Darth Walter e, in un impeto di gratitudine, gli disse: "VERSO IL 2000!". Ora usa il certificato elettorale come carta igienica.
"E il concerto?" Direte voi. Beth Gibbons ieri era molto vicina alla mia idea di divino. Non c'è molto altro da aggiungere. Anzi ci sarebbe, ma non ho voglia.
2 commenti:
..maledetto..te la meriti la tazza ikea dei portishead.
..con un passato così è naturale essere in crisi esistenzialista. ecco perchè ero a quel concerto.
dici?
effettivamente la tazza mi ha fatto pensare subito all'ikea. è anche per quello che l'ho presa, in un impeto di incoscienza.
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