giovedì 18 settembre 2014

Considero valore

di Erri De Luca

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura un pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è
risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un
grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordarsi di che.

Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il
bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato,
qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

mercoledì 29 giugno 2011

Strafalcion De Strafalcioni

1) L'AGUZZINO

"Lo può dire a me che lo infierisco all’avvocato"


2) SCHOOL

Cliente anziano entra in banca e, dopo aver salutato gentilmente, chiede:
"Avrei bisogno di parlare col
preside?"
Risposta basita del mio collega:
"Con chi, scusi?"
Infine il colpo di genio dell'anziano, che si accorge di qualcosa di anomalo, ma evidentemente non capisce bene cosa:
"Ah no, mi scusi. Ho sbagliato scuola..."


3) TRAP MEETS ABATANTUONO

All'interno di un discorso strampalato che neppure il Trap nei tempi d'oro di "Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" un altro anziano dal forte accento meridionale venuto a pagare una bolletta (e a lamentarsi dell'azienda energetica municipale) incastona almeno due perle da ricordare...

- "L’ho spiecato pe' filo e pe' virgola…".

- "Non si fa così: ti prente col fondello..."

mercoledì 9 febbraio 2011

Darwin Awards ad honorem


Che Riccardo Riccò, oltre che un ciclista discusso (per usare un eufemismo), non fosse un genio lo si è sempre sospettato, e non ci voleva molto in realtà; che avesse addirittura il talento per ambire ad un Darwin Awards lo si è scoperto solamente ieri l'altro, quando ha rischiato di lasciarci la pelle per essersi dopato tramite un'autotrasfusione di sangue tenuto in frigorifero per 25 giorni.
Eh, sì... un etto di bresaola, un pezzo di caciocavallo e una sacca ematica... come cambiano le abitudini alimentari degli italiani!

sabato 15 gennaio 2011

domenica 1 agosto 2010

Valtellina paranoica

Baita in montagna sperduta in mezzo ai boschi di San Bernardo, nel comune di Ponte in Valtellina (SO), 1200 metri s.l.m. circa.

Senza parole. E per chi non sapesse chi sono quei tamarri metallari dei Manowar:

Un epitaffio

mercoledì 7 luglio 2010

martedì 22 giugno 2010

mercoledì 21 aprile 2010

Miodesopsie: e son soddisfazioni.


Non credo interessi a nessuno, ma ho appena scoperto cosa sono le miodesopsie, o meglio ho scoperto cosa sono e che si chiamano così le cosiddette mosche volanti che ho nell'occhio fin da quando ero bambino.

giovedì 8 aprile 2010

Servizi segretissimi

Capitata al mio collega Gino qualche giorno fa:

Gino: Guardi, è uscita un’obbligazione ACEA, scadenza 2020 e tasso 5,5%.
Cliente: Ah sì, quelli dello spionaggio americano!

martedì 9 marzo 2010

Lucciole per lanterne

A: Signora, non posso cambiarle l'assegno, è intestato al signor Cuomo e deve venire lui personalmente.

B: Ma come? Io sono la moglie... vado anche in posta a riscuotere la pensione, C'HO LA DEDICA IO...

A: Bè... se ha la dedica allora è tutto un altro discorso.

lunedì 8 marzo 2010

Heart Of Darkness

Fino a stamattina sulla home page degli Sparklehorse, che poi si dovrebbe dire di Sparklehorse, visto che sostanzialmente si è sempre trattato di un progetto solista, campeggiava un appello per la raccolta fondi in favore dei familiari di Vic Chesnutt, il grande cantautore americano morto suicida un paio di mesi fa. Ed è in un certo qual modo ironico, ironico e crudele, sapere ora che Mark Linkous si è a sua volta suicidato ieri in modo atroce, sparandosi in testa. In effetti c'è chi non si è stupito del suo gesto, meravigliandosi anzi che gli sia riuscito solo ora, dopo un primo fallito tentativo nel 1996, però anche nel suo caso la morte mi lascia un grande senso di vuoto, una perdita dolorosa, sebbene lo conoscessi solo attraverso le sue canzoni, fragili e delicate, rette su equilibri instabili.

Mark Linkous al Trabendo di Parigi, 4 ottobre 2009

Lo scorso anno ho visto sia Chesnutt, un concerto milanese strepitoso, che Linkous, lui invece in un live tutt'altro che memorabile, in compagnia di Fennesz al Trabendo di Parigi, poco più di un divertissement improvvisato a seguito dell'uscita della collaborazione tra i due per la serie "In the fishtank".
Non era stata una brutta serata, semplicemente aveva lasciato un po' l'amaro in bocca a chi come me si aspettava un set più centrato sulle sonorità degli Sparklehorse, specialmente dopo aver assaporato quella delizia che è il progetto Dark Night Of The Soul, prodotto in compagnia di un altro irregolare (un'abitudine come dimostrano i sodalizi tra gli altri con Daniel Johnston e lo stesso Fennesz) come Danger Mouse, ma mai uscito ufficialmente per problemi di copyright, seppur rintracciabile facilmente in rete.
Mi sarebbe piaciuto rivederlo; purtroppo non lo potrò più fare. Resta solo la sua voce che sussurra parole sospese in brani piccoli e meravigliosi.