Ci sono giorni che nascono sotto una cattiva stella, già al mattino ti accorgi che oscuri presagi si annidano tra le pieghe dei minuti, gli auspici non è che non siano dei migliori, è che sono proprio pessimi, sono giorni che vorresti poter cancellare dal calendario, oppure finire prima possibile, senza che poi ti debba portare appresso le conseguenze degli stessi, e neppure quel vago sapore di anestetico che ti impregna la bocca e leva la salivazione ogni momento.
Arrivano così, improvvisamente; semplicemente tu ti alzi al suono della sveglia, vai in bagno, ti guardi allo specchio e capisci che qualcosa non va. L'idea di tornare a dormire, chiamare al lavoro dandoti malato e chiuderti in casa però non ti sfiora subito, ed è qui il dramma: ti passa per la testa solo un paio d'ore dopo, quando sei più o meno sveglio e cosciente, ma ormai è inevitabilmente troppo tardi.
In questi giorni anche le piccole cose vanno storte. Normalmente non faresti molto caso al fatto che, andando a comprare le sigarette ad un distributore automatico, trovato dopo una mezzora di estenuanti ricerche per le vie di Milano, questi ti dia il resto senza erogare il pacchetto di Camel richiesto, dicendoti che
"il prodotto è esaurito", ma se ciò succede alle undici di sera, dopo che la tua giornata è stata la prova empirica inconfutabile della validità della legge di Murphy in ogni sua variante ed enunciato, resti interdetto, indeciso se scaricare una sequela inaudita di bestemmie verso il cielo, oppure accasciarti a terra senza neppure la forza di piangere o gridare. E capisci che alla festa a cui stai andando già un po' controvoglia finirai per fare tappezzeria, e non è colpa di nessuno, né degli altri, né tua, è solo che a questo punto vorresti evitare chiunque per qualche ora, vorresti solo svanire per risvegliarti immemore da un'altra parte.
Ebbene sì:
" IERI, 15 FEBBRAIO 2008, E' STATA UNA GIORNATA DI MERDA!!!"
E stranamente non centra una donna, anche se avrebbe potuto.