sabato 31 maggio 2008

Paolo Benvegnù - "1784"

Lei non ha più bisogno di credere
e accarezza le gambe ai suoi demoni
e come neve scioglie e confonde il silenzio
di un inverno che non può nascondersi

poi diventa luce che
non tradisce nessuno
come il fuoco che si sa fermare
è un coltello che non vuole fare male

e nei suoi occhi i miei sogni esplodono
nei suoi occhi i miei sogni esplodono
nei suoi occhi i miei sogni esplodono

purifica i miei slanci e travolgimi
paralizza le gambe ai miei angeli
avvicina le labbra

poi diventi luce e illumini
e non esiste nessuno
che non possa vederti volare
e sorridere sfiorando le parole

e nei tuoi occhi i miei sogni esplodono
nei tuoi occhi i miei sogni esplodono
nei tuoi occhi i miei sogni esplodono

luce delle ispirazioni
luce dei deserti
che riconosce e vedi gli alberi danzare
sai ferire le parole
trarle in salvo fino a diventare gesti
luce inestinguibile
luce di liberazione
scendi in strada qualunque strada
regala i tuoi occhi al mare
un bambino, i tramonti infiniti
ai poeti ai pazzi ai naviganti
perché di loro è il mondo
e non di chi li sta uccidendo
e fai che tutto sia difficile da imparare
che ci voglia attenzione sudore
impossibile da dominare...
impossibile da dominare...

4 commenti:

pinion ha detto...

grande Benvegnù..

chad palomino ha detto...

adoravo gli scisma e sul primo album di benvegnù c'erano parecchie canzoni bellissime. con "le labbra" ha pubblicato un disco stupendo, intenso e struggente, che ascolto in loop ormai da qualche settimana (insieme all'ep dello scorso anno).

eccemarco ha detto...

semplicemente una canzone straordinaria. una sensibilità unica, quella di paolo.

Il Capo dei Limoni ha detto...

il finale é uno dei pochi pezzi che mi regala un'incontrollata commozione, non so perchè, anche la maniera in cui la canta... ma poi dovrebbe essere stata scritta da una poetessa, se ben ricordo...