giovedì 13 luglio 2006

Arcobaleni


Stasera vedevo un servizio in un telegiornale locale, su una televisione molto locale: parlavano del processo di calciopoli e c'era la solita carrellata di interviste, in cui si chiede a persone della cui opinione non interessa a nessuno (niente di personale, sarebbe lo stesso anche se il parere fosse il mio) di dire la propria sull'argomento.
Tra gli intervistati però c'era un ragazzino, avrà avuto 12 o 13 anni, che ho riconosciuto come quello che vedeva la finale del mondiale in piazza davanti a me, e lui, figlio di immigrati nordafricani (nella festa c'eravamo anche presentati, ma, dato l'alcool ingurgitato in quantità industriale domenica sera, non ne ricordo assolutamente il nome) diceva con naturalezza "Siamo campioni del mondo, etc...", sentendosi chiaramente ed inequivocabilmente italiano.
E' una sciocchezza, però è stato bello ascoltarlo, involontariamente col suo sorriso e la sua semplicità lasciava intravedere un senso di appartenenza, di comunità anche, che dovrebbe sempre caratterizzare una società multietnica e multiculturale.
Subito dopo, cambiando canale, ho visto per un attimo Calderoli, e non è riuscito a scacciare il mio buonumore.

4 commenti:

lunico ha detto...

sei per una tenue ma paraculata amnistia? o sei del partito di ringhio, che nessuno gli ha detto che anche il suo 'amico' lippi c'è dentro?
...deus?

chad palomino ha detto...

ma certo che sono un deus, il tuo unico deus!
volevo chiamarti stasera, ma me ne sono completamente dimenticato, comunque lo faccio domani sera, e dovrei arrivare a bologna sabato nel pomeriggio e mendicare ospitalità per sabato e domenica notte.
siao

chad palomino ha detto...

ah! comunque io sono per una strage...

lunico ha detto...

ciao deus, visto che non chiami me ne vado al concerto dei mau mau aggratis in piazza. ospitalità garantita solo se port un po' di patatina che tira sempre!