mercoledì 18 aprile 2007

Non ci sono più i cani feroci di una volta

Antefatto
Una signora di mezza età cammina placidamente su un marciapiede in periferia quando un pitbull, che già si sfrega le zampe e ghigna irrefrenabilmente sotto i baffi pregustando lo scherzetto, abbaia improvvisamente da dentro il cortile in cui si trova. La tipa, presa di soprassalto, ha un sobbalzo, poi un altro, e infine un altro ancora. Fatto sta che si ritrova in mezo alla strada appena prima che il sottoscritto piombi su di lei con la sua fiammante automobilina dei playmobil, e cerchi di investirla, il tutto senza successo.

Morale
Caro il mio pitbull, non puoi pensare che io riesca a mettere sotto una sciura che si trova a trenta metri da me: la prossima volta che vuoi fare uno scherzo devi essere più preciso e rispettare gli accordi, è facile fare "bau!" alle spalle, lo sanno fare tutti...

BAU!
Hai sentito? Lo so fare anch'io. Il difficile è farlo al momento giusto: sincronia si chiama. O almeno credo.

Cosa dici? Che ti sei spaventato al mio "bau"?
Ma che pitbull sei? Dovresti tendere agguati alle vecchiette, attaccare alle spalle inconsapevoli jogger, sbranare i tuoi simili di ogni dimensione e ti spaventi per un "bau"? Vergogna!
Ah... tu non fai queste cose?
Preferisci l'origami. Andiamo bene... e la fisica quantistica... pure?
...e sei laureato in filosofia della scienza.
Alla Sorbona.
Quindi niente vecchiette...
...e neppure joggers.
...con la s perché è inglese, e io che non l'ho detta sono ignorante.
Beh... ma come ti permetti?
Ah ti permetti e se ho qualcosa in contrario mi sbrani!
Ma hai appena detto che tu non fai... ah, per me faresti un'eccezione e mi sbraneresti... ne sono lusingato, però magari facciamo un'altra volta.
Certo che almeno una vecchietta, solo per darmi soddisfazione, dai... gli azzanni la caviglia e via! No eh?
Vabbè, allora ci si vede.

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