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Chiunque abbia minimamente seguito il basket americano tra anni ottanta e novanta non può essersi scordato il magrissimo gigante sudanese (2,38 cm e poco più di 80 kg), formidabile stoppatore in campo e altrettanto formidabile fenomeno da baraccone fuori dal parquet.
Un articolo di Wittgenstein qualche anno fa raccontava appunto le sue incredibili vicende post-NBA, lasciandolo al Cairo in attesa di un visto per gli States;
questo, tra le altre cose, è il seguito.
Non male anche
la storia di John Brisker, giocatore americano dall'immenso talento ma anche dalla grande propensione alla violenza, scomparso poi nell'Uganda di
Amin, dove si dice fosse finito a fare il mercenario al soldo del dittatore africano.
1 commento:
Memorabile la sua apparizione fugace nel campionato italiano. A Forlì lo stanno ancora cercando.
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