L'altro giorno esco di casa per comprare Rat-Man e, dopo una rapida ricerca dai miei pusher abituali, scopro che è finito pressoché ovunque (anche perché è uscito da più di un mese...) quando, passando vicino alla stazione, mi accorgo dell'edicola sul piazzale: c'è da sempre e ogni tanto ci sono anche entrato, ma non è qualcosa che si potrebbe dire accogliente: dentro c'è la solita signora che sembra essere lì da svariati lustri, immobile e ignara del tempo che scorre, con degli abiti che sanno di antico, grigi, o almeno ingrigiti: non so se avete in mente quel grigio-polvere... anche l'ambiente è scuro, non sporco però polveroso anche in assenza di polvere.
Guardo gli scaffali dei fumetti senza trovare quello che cerco, allora la signora, con fare diffidente e chiaramente sospettosa, mi chiede che voglio: alla mia risposta, porgendomi il numero 54, inizia una litania: "Eh sì, perché sa... non è che se ne vendano tanti, non arriva neanche tutti i mesi..." - al che io butto lì un: "Ha proprio ragione! Infatti è bimestrale..." - lei non ascolta neppure e, infervorandosi sempre più, continua: "Non se ne vendono mica tanti, non so neanche dove sia molte volte, adesso l'ho trovato per caso. Non c'è molta gente che lo compra, anzi non lo vuole nessuno!".
E la cosa straordinaria è che non lo fa apposta ad essere sgarbata, non se ne rende conto, vuole solo fare conversazione, diciamo che è il suo modo di socializzare.
Io non so se riderle in faccia oppure mandarla cordialmente affanculo, ma alla fine prendo Rat-Man, saluto ed esco, non senza aver imparato la morale di questa storiella, e cioè:
"Chiedi pure alla polvere, ma non a una signora polverosa"
Nessun commento:
Posta un commento