domenica 28 gennaio 2007

Sconvolgimento

di Sam Shepard

Se solo potesse vedermi in questo momento, certo che mi amerebbe, ci scommetto. Scommetto che mi amerebbe. E come potrebbe non amarmi? Guardami. Guardami in questo momento. Come sono. Se mi vedesse qui, ad aspettarla, con ore d'anticipo, molto prima del suo arrivo, attento ad ogni suono o segno della sua presenza. Vedrebbe tutta la mia impazienza. Vedrebbe la disperazione che ho nel petto. Se solo potesse vedermi in questo momento, da lontano, senza che io sapessi che mi sta guardando, mi vedrebbe veramente come sono. E allora come potrebbe non provare qualcosa per me? Qualcosa... ma magari no. Magari così è... insomma, magari c'è una specie di repulsione per una cosa del genere. Non so di preciso come funziona ma... magari c'è una... una specie di repulsione quando uno è troppo appassionato, troppo bisognoso, ha troppo bisogno. Non so. Uno... sconvolgimento. No. No, non è... Non è così. Non esiste nemmeno la parola, no? "Sconvolgere." Se solo si ricordasse di quella volta, quand'è stato... quella volta giù a Knoxville quando ci baciavamo sul treno; quel lungo bacio, per salutarci, e poi a un tratto il treno partì dalla stazione, ma io non dovevo partire con lei; cioè, era per quello che ci stavamo salutando, perché non ci saremmo visti per tanto, tanto tempo ed eravamo stretti in quel lungo... ci baciavamo e ci baciavamo e poi improvvisamente il treno si mosse e non c'era più modo di scendere. Gli alberi e le case sfrecciavano via. Così alla stazione successiva mi sbatterono giù, parecchi chilometri più in giù lungo la linea, ed eccomi lì, ad aspettare ore e ore il treno di ritorno... Insomma, se mi avesse visto in quel momento, lì in piedi ad aspettarla, lei... certo che mi amerebbe. Voglio dire, come potrebbe non avere un qualche... non so. Non so che cos'è che fa scattare quella cosa... quel legame... tutto finito. Ammesso che ci sia mai stato.

da "Il grande sogno"
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