mercoledì 13 dicembre 2006

Chi ben comincia è a metà dell'opera


Il nuovo romanzo di Douglas Coupland si chiama "JPOD" (qui trovate una bella recensione che spiega meglio di come potrei fare io perché sia un grande scrittore) e, come altri suoi libri ha un incipit (oddio... forse è più corretto dire che si tratta dell'incipit della prima parte, dopo alcune pagine introduttive) formidabile e lapidario:
"Oh, Dio. Mi sento come un superstite di un romanzo di Douglas Coupland"
"Quello stronzo."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto la "recensione" che linki. non so se mi sono convinta ^+^
a parte gli scherzi... credo sia ora che cominci anch'io ad amare/odiare questo signore... appena andrò in libreria a comprare i regali di natale lo inserisco nella lista (ma per me!)

Anonimo ha detto...

Il tuo blog si autodistruggerà nel giro di cinque... quattro... tre...

;PP

chad palomino ha detto...

a me coupland piace molto. il suo romanzo forse più famoso (e molto bello) è "generazione x" (ebbene sì, dobbiamo a lui questa definizione poi abusata e utilizzata in ogni modo tranne che in quello inteso da lui nel libro), ma io consiglio vivamente anche "microservi", "eleanor rigby", e pure "memoria polaroid" e "la vita dopo dio", che sono più raccolte di frammenti, articoli e quant'altro.
a dire il vero l'unico suo romanzo che non mi è andato giù è "fidanzata in coma", perché non ho capito dove andasse a parare, mentre da un annetto ho sul comodino "generazione shampoo", ma non riesco ad iniziarlo... sarà forse il titolo

chad palomino ha detto...

...andando avanti a leggere le pagine successive capisci che lo stronzo non è coupland, bensì un direttore marketing coglione come solo uno yuppi invasato che ricopre quel ruolo può essere, però l'incipit è bello lo stesso.